Proiezione Medio-Laterale (ML)

La proiezione Medio-Laterale (ML) rientra nella categoria delle proiezioni mammografiche standard, tuttavia la sua esecuzione diviene necessaria solamente quando si sospetta il mascheramento di una lesione mammaria nelle proiezioni CC e MLO dovuto alla sovrapposizione delle diverse strutture tissutali. Essa pertanto costituisce un approfondimento radiografico che permette di verificare con più chiarezza la presenza o l’assenza di una patologia della Mammella.

Si può apprezzare maggiormente la sua efficienza per l’analisi dei quadranti laterali, piuttosto che per quelli mediali.

Posizionamento ed esecuzione

La paziente viene disposta innanzi al Mammografo preferibilmente in posizione eretta oppure seduta su di una sedia dall’altezza regolabile;

Preparazione dell’apparecchiatura mammografica con orientamento ⟂ del Detettore rispetto al calpestio;

Regolare l’altezza del Mammografo in maniera tale che il bordo superiore del Rilevatore si trovi allo stesso livello dell’Articolazione della Spalla del lato in esame;

Ponendosi posteriormente alla paziente, invitarla a piegarsi leggermente in avanti e a posizionare nel Cavo ascellare del lato in studio l’angolo superiore del Detettore e il Braccio omolaterale sull’apparecchiatura mammografica. Il Gomito omolaterale è flesso e la Spalla deve essere rilassata;

Tornare davanti alla paziente ed abbassare la Spalla controlaterale per assicurarsi che lo Sterno e la Mammella controlaterale siano esclusi dal campo di vista;

Procedere con il posizionamento manuale della Mammella al centro del piano d’appoggio. Questa manovra consiste nel raccogliere il Seno a livello del Solco sottomammario e distenderlo in avanti e verso il Detettore(adesione dei quadranti laterali al piano d’appoggio);

Prima di iniziare la compressione, distendere con una Mano la Mammella in esame e con l’altra impedire alla paziente di muoversi. Porre particolare attenzione all’eventuale formazione di pieghe cutanee e sovrapposizioni, specialmente tra i quadranti inferiori e l’Addome; 

Dopo aver avvertito la paziente, iniziare lentamente la compressione mantenendo la Mammella e facendo scorrere la Mano fino al Capezzolo simultaneamente all’azione del Compressore. Interrompere la compressione quando si avverte che l’organo è sufficientemente teso, compatibilmente con la capacità di sopportazione del dolore da parte della paziente. Assicurarsi che una quantità sufficiente di tessuto mammario ricopra l’AEC del Detettore;

Acquisire l’immagine mammografica;

Rilasciare immediatamente la compressione applicata alla Mammella radiografata.

Criteri di Correttezza

Correttezza dei dati anagrafici;

Rappresentazione contrastografica adeguata ed uniforme dovuta ad una corretta compressione;

Rappresentazione del Capezzolo di profilo e in asse con la linea cutanea;

Rappresentazione completa del corpo ghiandolare perfettamente al centro del Mammogramma;

Rappresentazione dell’Angolo sottomammario;

Rappresentazione del Muscolo Grande Pettorale;

Assenza di artefatti;

Assenza di pieghe cutanee.