Proiezione ad ingrandimento diretto

La proiezione ad ingrandimento diretto viene effettuata in Mammografia con il fine di delineare meglio i margini di una massa, analizzare più approfonditamente un’area di parenchima denso oppure per caratterizzare un cluster di microcalcificazioni, ossia definirne la morfologia, la distribuzione e il numero.

La peculiarità di questa tecnica risiede nell’impiego di un Compressore dedicato, detto “Compressore da Spot”, la cui funzione consiste nell’applicare una compressione mirata in corrispondenza della sola area d’interesse, riducendone di conseguenza lo spessore e risolvendone la sovrapposizione delle strutture anatomiche. Si noti che, in aggiunta alla riduzione dello spessore mammario da esaminare, l’uso di una collimazione maggiore conduce ad un’ulteriore riduzione della quantità di radiazione diffusa prodotta, pertanto si consegue un incremento aggiuntivo della risoluzione di contrasto. Inoltre, la compressione mirata permette di avvicinare il tessuto mammario sano e l’eventuale lesione al piano di detezione, favorendo così un migliore apprezzamento dei dettagli dovuto all’aumento della risoluzione spaziale.

A tale fatto bisogna aggiungere che la Griglia antidiffusione deve essere rimossa e sulla superficie del Detettore occorre che il TSRM posizioni il piano di appoggio dedicato per lo studio mammografico ad ingrandimento diretto. Con l’ingrandimento non si fa uso della Griglia poiché l’Air Gap che si viene a formare tra la Mammella e il Piano Sensibile (PS) riduce la radiazione diffusa tra il 60 e l’80%; l’uso della Griglia, in associazione all’aumentata Distanza Oggetto-Film (DOF), porterebbe ad un notevole aumento di dose radiante.

Infine è possibile scegliere il grado di ingrandimento che si vuole applicare selezionando il fattore d’ingrandimento ritenuto più opportuno tra i seguenti: 1.5x, 1.8x e 2x.

Da un punto vista pratico, gli accorgimenti descritti vengono praticati nel contesto di una proiezione mammografica standard, mentre da un punto di vista dosimetrico si osserva un incremento della dose erogata pari a 1.1-1.3 volte maggiore rispetto ad una proiezione di dettaglio effettuata con la Griglia antidiffusione e con il contatto diretto tra l’organo e il PS.

Criteri di Correttezza

Correttezza dei dati anagrafici;

Rappresentazione contrastografica adeguata ed uniforme dovuta ad una corretta compressione;

Rappresentazione totalmente inclusiva dell’area d’interesse;

Collimazione stretta per rappresentare nell’immagine la sola area da analizzare;

Incremento della risoluzione spaziale e di contrasto dovuti agli accorgimenti sopra descritti;

Assenza di artefatti;

Assenza di pieghe cutanee.