La stampa 3D di fratture: un’esperienza milanese

L’ impiego di nuove tecnologie, e specialmente della stampa 3D, sta incrementando notevolmente in ambito sanitario. Oggi questa tecnologia in medicina spazia da repliche anatomiche o biomodelli per la pianificazione operatoria, fabbricazione di dispositivi medici fino a creazione di tessuto biologico (bioprinting).

Con l’obiettivo di migliorare la qualità del servizio offerto al paziente, da settembre 2019 a novembre 2020 l’ Unità Operativa Complessa di Radiodiagnostica dell’ ASST “Gaetano Pini – CTO” ha condotto un Progetto di Ricerca, fabbricando mediante stampante 3D a fusione di filamento (FFF), biomodelli anatomici per fini ortopedici, partendo da indagini TC. In particolare, un gruppo di tecnici sanitari di radiologia medica (TSRM) è stato selezionato e coinvolto nella gestione del flusso di lavoro e nell’elaborazione e stampa finale dei biomodelli. Piú precisamente, il progetto ha proposto la riproduzione di biomodelli di fratture per il planning operatorio, di biomodelli anatomici con lesioni tumorali dell’ apparato muscolo scheletrico per migliorare approccio all’ intervento e follow-up e di repliche dell’ apparato scheletrico normale per studio comparativo.

Per il futuro è facile auspicare una produzione di dispositivi medici svincolata dalle attuali produzioni industriali esterne attribuendo automaticamente alla struttura sanitaria il ruolo di fabbricante. L’ esperienza citata testimonia come la stampa 3D può essere impiegata in ambito ospedaliero in supporto ai mezzi tradizionali fino a diventare gold standard nel contesto del planning prechirurgico, della formazione dei medici e della comunicazione medico-paziente.

In conclusione, nasce pertanto l’ esigenza di avviare un percorso formativo adeguato e un riconoscimento delle competenze avanzate del TSRM come figura pienamente coinvolta nel processo, così come indicato già nelle Linee Guida sulla manifattura additiva in sanità. Allo stesso tempo è necessario elaborare nuovi protocolli TC specifici per la stampa e prevedere un aggiornamento del nomenclatore tariffario in Diagnostica per Immagini che possa comprendere la prototipazione rapida.